Per dormire bene devi conoscere te stesso
Per dormire bene devi conoscere te stesso

Per dormire bene devi conoscere te stesso

Dalle ricerche emerge che circa il 20% degli italiani soffre di una qualche tipologia di disturbo del sonno, ben 1 su 5, prevalentemente gli anziani over 65, colpiti per il 25% rispetto al 16% della fascia d’età 18-64. È molto importante conoscersi per poter comprendere come trovare le modalità per dormire bene e meglio; un checkup su età, peso, altezza, costituzione fisica, professione e abitudini di movimento, fanno un quadro chiaro su chi siamo, su quale tipologia di letto/materasso/rete e cuscino si deve utilizzare, favorendo una buona notte di sonno ristoratore.

 

Vediamo insieme di chiarire questo concetto, partendo dai più piccoli fino all’età più avanzata, individuando per ciascuno le componenti che possono influenzare di più una notte agitata o una bella dormita.

 

BAMBINO è forse la fase più delicata, perché ciò che impara rispetto al sonno lo accompagna per tutta la vita; la famiglia in cui cresce e vive – con le proprie abitudini sul sonno – lo influenzano, così come il dover imparare a dormire da solo e le crescenti responsabilità legate alla scuola.

 

ADOLESCENTE in cui si è “quasi adulti”, si vivono tutte le agitazioni della pubertà e tutto l’evolversi velocissimo dei nuovi interessi, stimolati dal mondo digitale e da un accesso praticamente infinito ai social network e alla rete web.

 

UOMO con tutte le responsabilità economico/famigliari, generalmente sofferente d’insonnia da stress, afflitto dal russare (soprattutto per la compagna di fianco) e magari con l’ansia da prestazione sessuale.

 

DONNA single o in coppia, che conosce mensilmente variazioni fisiche sin dall’arrivo delle mestruazioni e della sindrome premestruale, la gravidanza, il periodo post parto e la menopausa.

 

ADULTI IN GENERALE che non rinunciano alla tecnologia in camera da letto (computer, smart-phone, wi-fi, televisore), stressati, turnisti o lavoratori notturni, viaggiatori che si spostano per lavoro molte ore in auto o peggio in aereo con un jet-lag che stravolge qualsiasi ritmo di dormiveglia.

 

ANZIANI che vedono ridursi il numero di ore di sonno continuato e introducono il sonnellino pomeridiano.

 

Oltre alle dinamiche legate al periodo della propria vita, c’è il checkup della notte, cioè lo specifico e unico modo di dormire: sul fianco destro o sinistro lato cuore (fa differenza), a pancia in su o pancia in giù. Infine, la lista delle sensazioni fisiche delle 7 zone del corpo: testa, collo, spalle/braccia, zona lombare, gambe e piedi.

Bisogna avere consapevolezza di come si è fatti e il quale stagione della vita e della propria esistenza ci si trova, in modo da fare le scelte giuste e adottare i comportamenti corretti per favorire una buona notte, evitando le abitudini errate e adottandone di buone rispetto ad una sana igiene del sonno!

 

Dott. Loris Bonamassa

Esperto - Coach del Sonno

 

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